Articoli di Francesco Caracciolo
26.12.2019 16:55
È frequente occuparsi delle aree arretrate e della possibilità di promuoverne la crescita. È opinione diffusa che occorra mediante riforme e incentivi far superare al Mezzogiorno d’Italia lo svantaggio dell’insufficiente crescita ed eliminarne il persistente divario con altre regioni. A tal fine gli stessi opinionisti sostengono che un fondamentale e decisivo passo da fare sia l’eliminazione della politica dalla pubblica amministrazione, da enti vari, ospedali, università. Se si riuscisse in questa impresa – essi spiegano – prevarrebbe il merito e si affermerebbero la competenza e l’efficienza che in atto sono sopraffatti dagli effetti della protezione e dell’interferenza dei politici. Ne deriverebbe che la pubblica amministrazione, che così com’è in atto frena e ostacola la crescita economica e lo sviluppo, diverrebbe un fattore propulsivo, un efficiente mezzo di avanzamento e di progresso e farebbe uscire l’area depressa dall’arretratezza.
Certo è innegabile che l’influsso della...
26.12.2019 16:52
Figlia del privilegio goduto de iure o de facto, la sopraffazione è antica quanto il Mondo. In natura essa si manifesta nelle forme e nei modi più diversi, sia nel regno minerale che in quello vegetale e in quello animale. Ovunque il maggiore e l’avvantaggiato sopraffa o divora il minore o lo svantaggiato. L’aria fredda spinge in su quella calda, le erbacce prevalgono sulle verdure, l’albero robusto incombe su quello esile, la bestia feroce e forte aggredisce e divora quella mansueta e debole.
In natura la sopraffazione è universale. Nel genere umano essa è antica quanto l’uomo. Risale alle origini della specie, all’epoca in cui esso era informe, un insieme di cellule ancora disomogenee. Sin da allora il gruppo di quelle cellule compatto e forte sopraffece e fagocitò i gruppi disgregati e deboli. Quando l’acervo prese forma e quando poi l’animale divenne uomo (o quando questo fu creato con la sua compagna, come vuole la Bibbia), la sopraffazione proseguì e, come era stata...
17.09.2017 17:07
È bello e sublime salvare vite umane. È utile farlo e vantarsene, come ha fatto per anni il ministro dell’Interno Alfano e come hanno fatto e fanno altri membri del governo e rappresentanti delle istituzioni ottenendo il patrocinio del Pontefice, la totale approvazione di cardinali, il plauso degli ecclesiastici e il consenso delle anime pie e di politici e laici in carriera e in affari.
È bello e sublime salvare dieci, cento, mille vite umane, accogliere i salvati o restituirli, in parte, alle loro famiglie e ai loro paesi. Ma se le vite da salvare sono decine e centinaia di migliaia di gente che vuole in massima parte invadere e occupare paesi non suoi senza averne ottenuto il permesso attraverso ambasciate e consolati, le vite salvate devono essere restituite senza remore e condizionamenti ai paesi da cui sono venuti o da cui sono salpati. Occorre fare ciò per interrompere un flusso di cui non si intravede la fine ma si possono prevedere gli effetti letali. A imporre un tale modo...
19.08.2014 11:47
Per dare un’idea del profondo mutamento demografico che si sta verificando nei Paesi occidentali, osserviamo quanto è avvenuto e sta avvenendo in uno solo di essi. Il caso che osserviamo è indicativo di ogni altro. Il Paese europeo senza colonie dopo la seconda guerra mondiale e ultimo a importare immigrati per soddisfare le esigenze della crescita economica e del capitale concentrato in poche famiglie, fu l’Italia. Il suo cambiamento nei decenni dal dopoguerra ad oggi fu rapido e sconvolgente. Da Paese prolifico e serbatoio di emigranti, che furono oltre diciotto milioni in meno di un secolo, divenne dagli anni ottanta del novecento il più sfrenato importatore di immigrati e il meno prolifico. Per questo suo incredibile cambiamento, il suo caso è il più adatto a farci capire quanto sta avvenendo in Occidente. Secondo una previsione fatta dall’Onu nel 2005 in Italia la popolazione autoctona sarà nel 2050 oltre dieci milioni di unità meno di quella dell’inizio del duemila; e mentre la...